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Cultura & SpettacoloPrimo piano

Un volume e due cd con i canti ciociari degli anni ’40-’50, presentazione all’auditorium Parco della Musica

Nel 1949 un gruppo di suonatori, cantanti e danzatori di Villa Latina rappresentò il Lazio al Festival e Congresso Internazionale di Musiche Folkloriche, organizzato con grande risonanza mediatica a Venezia dall’ENAL e dall’International Folk Music Council. Giorgio Nataletti, artefice dell’evento, curò anche la catalogazione, presso il neonato Centro Nazionale di Musica Popolare dell’Accademia di Santa Cecilia, di quattro splendidi brani per concertino di zampogna e pifferi che vengono integralmente riprodotti nel primo cd allegato al volume Rosa di Maggio. Le registrazioni di Luigi Colacicchi e Giorgio Nataletti in Ciociaria (1949-50), a cura di Giuseppina Colicci e Serena Facci, Squilibri editore.

L’anno successivo Nataletti affiancò Luigi Colacicchi in un progetto di raccolta delle musiche di tradizione agro-pastorale della Ciociaria alle quali Colacicchi, originario di Anagni, aveva dedicato un’appassionata opera di valorizzazione fin dagli anni Trenta, attraverso meticolose trascrizioni su pentagramma, analisi musicali e armonizzazioni per coro. Il loro viaggio in Ciociaria cominciò proprio da Villa Latina e dalla vicina Atina dove furono registrati anche ballarelle e stornelli con accompagnamento di organetti o fisarmoniche. Colacicchi ripercorse poi alcune tappe delle sue ricerche pre-belliche, registrando brani di Anagni a lui cari come la Ninna nanna, qui cantata da una giovane solista del coro cittadino, e gli struggenti canti polivocali narrativi e d’amore delle donne di Roccasecca e di Pontecorvo. Preziosi sono anche i canti rituali e di questua registrati a Ceprano. Frutto di una paziente opera di ricostruzione dei contesti e delle figure dei musicisti e dei cantori, il volume accompagna all’ascolto di una documentazione sonora di eccezionale valore storico e artistico. In appendice è ripubblicato il saggio di Colacicchi, Canti popolari di Ciociaria (1936), completo di tutte le trascrizioni musicali.

Il volume verrà presentato martedì 7 maggio, alle 18, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, presso il MUSA (Museo degli strumenti musicali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia). Alla presenza delle curatrici, interverranno: Gioacchino Giammaria, consigliere BancAnagni, Renato Meucci, direttore Attività culturali Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Giorgio Adamo, etnomusicologo Università di Roma-Tor Vergata. Al termine un saggio musicale degli studenti del Liceo Musicale Farnesina di Roma, che si sono distinti nella rivisitazione dei canti ciociari all’interno del concorso nazionale “Adotta un canto, scopri una tradizione”, promosso dall’associazione Altrosud con la collaborazione dell’editore Squilibri.

Giuseppina Colicci si è laureata in etnomusicologia con Diego Carpitella e ha conseguito il Ph.D. in etnomusicologia presso la UCLA. Ha condotto ricerche etnomusicologiche in Ciociaria, Sicilia e presso comunità di emigrati italiani negli USA, occupandosi del rapporto tra musica e lavoro e musica e religiosità popolare.

Docente di Etnomusicologia e di Studi di popular music presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, Serena Facci ha svolto ricerche etnomusicologiche in Italia e in Africa centro-orientale e si è occupata di didattica interculturale, di canzone nel XX secolo e recentemente di musica e migrazione.

M.T.

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