Sequestrato il sistema di raccolta e depurazione delle acque di UNIVAR, nota società con sede a Morolo, colpevole di aver scaricato reflui sul suolo. A eseguire il decreto del GIP del Tribunale di Frosinone il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale e la Polizia Provinciale locali.
Il sequestro arriva al termine di continui controlli lungo il fiume Sacco da parte del Gruppo Forestale e della Polizia Provinciale, che hanno portato alla scoperta di una densa coltre schiumosa proveniente dallo scarico della società in questione. In particolare, al momento della scoperta risultava evidente che i reflui stagnavano in una pozza direttamente sul suolo, per poi convogliare, senza tubazioni protettive di sorta, verso il fiume.
Le analisi effettuate da ARPA Lazio su questi reflui hanno rilevato il superamento dei limiti per i parametri “solfiti” e “tensioattivi” totali. Come conseguenza, i controlli sono stati estesi anche al sistema di raccolta e depurazione delle acque di processo, domestiche e meteoriche dell’UNIVAR, a valle della depurazione.
È emerso così che il tecnico della società, nel redarre l’istanza autorizzativa, aveva fatto figurare lo scarico come recapitante reflui direttamente sul fiume, mentre nella realtà la tubazione si fermava molto prima.
Il rappresentante e il tecnico della società sono stati denunciati per aver redatto documenti per ottenere l’autorizzazione allo scarico delle acque in cui si dichiarava il falso (art. 483 del Codice Penale) Inoltre il titolare è stato denunciato anche per aver scaricato i reflui direttamente sul suolo (art. 137, comma 1 del d.Lgs. 152/2006 – Norme in materia ambientale). Il sequestro di oggi si deve ai controlli congiunti del personale N.I.P.A.A.F. e della Polizia Provinciale di Frosinone, che proseguiranno in modo capillare su tutto il territorio attraversato dal corso d’acqua.
M.T.