I Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone hanno notificato otto avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di altrettanti dirigenti e revisori contabili dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Questi sono indagati per i reati di falsità materiale ed ideologica
commessa nella predisposizione e verifica dei bilanci consuntivi relativi agli anni 2013 e 2014. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, e svolte con riferimento all’arco temporale che va dal 2011 al 2016, dagli investigatori del dipendente Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria attraverso l’esame di documentazione amministrativa e contabile e riguardano il mancato versamento di contributi previdenziali dei dipendenti del predetto ateneo, per un importo di circa 35 milioni di euro.
Le Fiamme Gialle di Frosinone hanno rilevato che il rettore pro tempore, insieme ad altri due direttori generali e al delegato al bilancio pro tempore, avevano illecitamente iscritto nei bilanci consuntivi del 2013 e 2014 importi dei debiti previdenziali diversi da quelli poi risultanti dalle rispettive schede contabili. Inoltre è stato accertato che quattro revisori dei conti avevano falsamente attestato la corrispondenza dei dati dei suddetti bilanci con le risultanze della contabilità pubblica dell’ateneo cassinate. Le notifiche sono stati ricevute dall’ex rettore Ciro Attaianese, l’ex direttore generale Raffaele Simeone, l’ex delegato al bilancio Raffaele Trequattrini, l’ex direttore generale pro tempore Ascenzo Farenti, i componenti del collegio dei revisori dei conti Tommaso Miele (all’epoca dei fatti presidente della Corte dei Conti), Valter Pastena, Piera Marzo e Antonio Gai.
I.R.