Durante il consiglio sono emersi diversi spunti di riflessione: il primo riguarda la Regione Lazio, che ricoprirà il ruolo di coordinamento, in sinergia con gli altri enti, sia per competenza, che per capacità legislativa e finanziaria. Il secondo il numero degli abitanti del futuro grande capoluogo, fattore da mettere sul piatto della bilancia quando bisognerà confrontarsi con altri territori della Regione, per l’individuazione di importanti e strategiche sedi. In passato infatti, a causa dell’insufficiente numero di abitanti, sono state perse sedi importanti come quelle della banca d’italia, il DEA di II livello, la Corte d’appello, centri direzionali e amministrativi di importanti enti e, probabilmente, si perderà anche la sede dell’Ares 118.
L’Unione dei Comuni, inoltre, permetterà di adottare anche un politica ambientale condivisa per quel che riguarda la lotta all’inquinamento.
“Frosinone, può e deve riacquistare la centralità e la strategicità in parte perduta. Il Consiglio Comunale del Capoluogo sta facendo la propria parte e fino in fondo, per recuperare il terreno perduto“, ha dichiarato il consigliere comunale di Frosinone di Forza Italia Danilo Magliocchetti.