“Abbiamo preso una bastonata bella forte!”. C’ha messo la faccia Alessandro Nesta. Zero giri di parole, zero giustificazioni per un Frosinone troppo brutto per essere vero. Approccio sbagliato, mancanza di idee, gioco inesistente e condizione fisica approssimativa. I capi di accusa, quando siamo soltanto alla prima giornata del nuovo campionato, sono numerosi. La cenerentola Pordenone, all’esordio ufficiale in Serie B, ha fatto un figurone, davanti ad un Frosinone timido, assente ed a tratti svogliato, quasi simile, per atteggiamento e pochezza tecnica, alla squadra che fino a pochi mesi fa ha collezionato figuracce in sequenza in Serie A. L’undici scelto da Alessandro Nesta, che era sembrato in palla e ben assortito nel lungo precampionato e nelle due partite di Coppa Italia, ha sofferto il ritmo e la maggior determinazione dei padroni di casa. La difesa ha concesso troppo (male la coppia Ariaudo-Brighenti), il centrocampo è andato in costante difficoltà (Paganini mezzala non ha convinto), mentre l’attacco, nonostante qualche sporadico tentativo dalla distanza di Ciano, ha creato pochissimo. A nulla sono servite le sostituzioni (dentro Zampano, Haas e Dionisi per Salvi, Gori e Citro). La musica non è mai cambiata.
Domenica, calcio d’inizio alle 21, si torna subito in campo. Allo Stirpe arriva l’Ascoli, lanciatissimo dopo il successo all’esordio contro il Trapani e reagire è adesso un obbligo, per dimenticare subito la bastonata di Udine.
Foto Pordenone Calcio