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PoliticaPrimo piano

Falvaterra, reclutamento del nuovo tecnico: le perplessità di Bertoni sul bando

Gian Carlo Bertoni, consigliere comunale di Falvaterra e capogruppo di “Progetto Falvaterra” ha espresso, in una nota, le sue perplessità circa il bando relativo al reclutamento del nuovo tecnico comunale, pubblicato nei giorni scorsi. “Un bando che sbanda subito – ha esordito Bertoni. che poi ha continuato – ci eravamo illusi che finalmente la normalità dei comportamenti amministrativi fosse entrata nelle stanze del nostro Comune. Ma l’illusione è durata poco; il tempo di leggere il testo del bando. Innanzitutto è perlomeno stravagante la scelta di ricorrere ad un bando pubblico per assumere a tempo determinato e part-time un professionista in un comune di meno di 500 anime. Il buon senso avrebbe dovuto suggerire una strada diversa. Ad esempio quella di rivolgersi ad un comune vicino per condividere un loro professionista regolarmente assunto. Perché impelagarsi in una procedura complessa come quella della gestione di un bando da parte di un’amministrazione, che nello specifico non ha alcuna esperienza e che da molti anni non riesce a risolvere degli ordinari problemi di organizzazione del personale? “.

Bertoni ha poi dichiarato che tale bando, voluto dal nuovo sindaco Francesco Piccirilli e dal vice Augusto Carè, si distingue per l’inosservanza delle norme fondamentali e che come consiglieri di minoranza il suo gruppo ha l’obbligo di vigilare sull’attività della maggioranza e che non si può tacere sui disallineamenti del bando dalla normativa sia nazionale che comunale.

E’ incomprensibile come sia Piccirilli che Carè abbiano potuto autorizzare la pubblicazione di un bando che non tiene in alcuna considerazione le disposizioni sulla materia  contenute nel “Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi” del loro stesso Comune. Mi riferisco, ad esempio, alle disposizioni relative alla composizione della commissione esaminatrice ed alla valutazione dei titoli dei candidati. Queste violazioni delle norme, che certamente non contribuiscono a formare una buona immagine del nostro paese, sono ancora più plateali se confrontate con il bando lanciato  contemporaneamente dal Comune di Ceprano per una posizione analoga. A Falvaterra Piccirilli e Carè, fra le tante dimenticanze, si sono scordati, ad esempio, cosa prevista dalla legge, di dare la opportuna pubblicità al bando falvaterrano mediante affissione dello stesso oltre che all’albo pretorio di Falvaterra, anche in quello dei comuni limitrofi, nonché mediante esposizione dello stesso in luoghi pubblici dell’intero territorio comunale“, ha concluso Bertoni.

 

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