Cassa Edile, sabato consegna delle borse di studio: le parole del vice presidente Francesco Chiucchiolo
Per quanto riguarda il settore dell’edilizia in provincia di Frosinone vi è stata una inversione di tendenza. Nel periodo ottobre 2018-maggio 2019, infatti, la massa salari è aumentata dell’11,72% e i lavoratori attivi dell’8,37% con 3.455.189 ore lavorate anziché 3.156.033, nonostante il numero delle imprese sia diminuito di 19 unità (1053 anziché 1072). Il settore, però, resta martoriato dalla crisi come si evince dal confronto tra il 2017 e il 2007 con una massa salari diminuita del 53,85%; la perdita di 7.970 posti di lavoro; 4.835.762 ore lavorate contro 12.474.15 e oltre 1.000 imprese costrette a chiudere i battenti (da 2.252 a 1.209 ossia -46,31%: quasi la metà delle aziende sono sparite).
Eppure l’edilizia è il volano dell’economia nazionale, in ragione della lunga filiera necessaria per le costruzioni con 31 settori economici coinvolti (quasi il 90% del totale): il rilancio dell’economia passa attraverso il rilancio dell’edilizia. In particolare nella provincia di Frosinone, un territorio con un patrimonio di professionalità ed esperienza e una ricca tradizione in questo settore nevralgico.
Una tradizione che si manifesta e si rinnova anche con la cerimonia annuale della Cassa Edile di Frosinone per la consegna delle borse di studio ai figli meritevoli dei lavoratori iscritti. Quest’anno, l’evento è in programma sabato 21 settembre, alle ore 10.30, nella sala convegni della Cassa Edile in via Tiburtina a Frosinone. Un evento che rappresenta anche l’occasione per fare un punto della situazione nel settore con particolare riferimento alla Ciociaria. A tal proposito si è espresso il segretario generale Fillea-Cgil di Frosinone e Latina e vicepresidente della Cassa Edile di Frosinone Francesco Chiucchiolo:
“La cerimonia della consegna delle borse di studio rappresenta un’occasione di piacevole incontro ma anche un importante momento di riflessione. Nonostante l’inversione di tendenza, la crisi del settore in Ciociaria resta preoccupante e una dimostrazione pratica è l’incremento degli incidenti sul lavoro con un trend in aumento, dopo essere stato in costante diminuzione a partire dal 2010. Nell’ultimo anno, abbiamo registrato tre morti e due infortuni gravi. Una sconfitta e un segnale chiaro di un calo di attenzione dovuto alla crisi che può spingere a diminuire le ore di formazione degli operai oppure a non fare proprio formazione, adottando diverse tipologie di contratto.
Non contratti del nostro settore per gli operai edili ma contratti del mondo dei servizi o della metalmeccanica, aggirando ciò che si considera come un “ostacolo” a causa di una carenza culturale. Per non parlare della piaga del lavoro nero. Sono situazioni che vanno denunciate da parte dei lavatori i quali, però, possono trovarsi in una condizione di bisogno tale da perdere dignità e compattezza della categoria. E’ questa l’ultima frontiera della crisi ed è una spia preoccupante”.
“Ma come si può rilanciare concretamente l’edilizia? Per l’edilizia si fa troppo poco – continua Chiucchiolo – si dovrebbe investire molto di più da parte delle istituzioni sulla rigenerazione urbana e la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati, a cominciare dalle scuole. E anche per l’adeguamento e la messa in sicurezza delle infrastrutture viarie come hanno dimostrato i tragici fatti del ponte Morandi a Genova. Il risanamento ambientale, infine, rappresenta una tematica di grande importanza e non solo a livello economico“.
M.T.