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CronacaPrimo piano

Istituzioni assenti al funerale di Fabrizio Greco: la lettera aperta del sindaco Rotondo

Sabato pomeriggio nella cattedrale di Pontecorvo si sono svolti i funerali di Fabrizio Greco, l’operaio morto tragicamente nello stabilimento FCA la notte del primo ottobre. Assenti alle esequie sono stati i rappresentanti delle istituzioni, assenza che non è sfuggita alle tante persone presenti. Per questo motivo il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo ha voluto scrivere una lettera aperta ai rappresentanti istituzionali del Governo, della Regione e della Provincia di tutti gli schieramenti politici. Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera Aperta al Governo, alla Regione e alla Provincia. 
Fabrizio, vittima del lavoro, dimenticato dalle istituzioni: dal Governo, dalla Regione e dalla Provincia. 
In queste ore di dolore, immutato, e successive al triste addio celebrato sabato scorso nella basilica cattedrale di Pontecorvo tante, tantissime persone della comunità locale hanno espresso il loro disappunto, la loro amarezza per l’assenza ai funerali celebrati in forma solenne e con lutto cittadino dei rappresentanti istituzionali del Governo, della Regione e della Provincia di tutti gli schieramenti politici. Assenze che hanno pesato sopratutto perché nelle ore successive il tragico incidente sul lavoro in Fca tutti hanno dato alle stampe dichiarazioni e atti di solidarietà più o meno formali.
Coloro i quali hanno decantato parole sulla sicurezza, sul lavoro, sull’affetto e sulla vicinanza ai familiari hanno mancato sul lato umano di vicinanza sostanziale nei confronti della famiglia e di tutta la comunità pontecorvese. Fabrizio mancherà alla sua famiglia, mancherà anche a tutti noi. Lui persona per bene e gran lavoratore. L’amministrazione comunale ha fatto ciò che si doveva, ha unito la comunità locale. Ha tramutato il dolore immenso della famiglia in dolore collettivo, ciò alla presenza dell’onorevole Francesca Gerardi presente accanto al sottoscritto. La morte di Fabrizio non è una questione tutta pontecorvese, egli è morto mentre si guadagna da vivere per la sua famiglia in uno stabilimento di portata internazionale. 
È morto un lavoratore, un padre, un marito, un figlio. Lo Stato gli doveva rispetto nel giorno del funerale. Cosa che purtroppo è mancata. Pontecorvo se ne rammarica. Ma non dimenticherà.
Il sindaco Anselmo Rotondo 

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