Welcome to Italy, il disappunto del procuratore D’Emmanuele: “Chiesti dieci arresti”
Il procuratore capo di Cassino Luciano D’Emmanuele ha espresso il suo disappunto a seguito dell’operazione Welcome to Italy condotta ieri mattina dalla Guardia di Finanza di Cassino unitamente agli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato del Commissariato di Cassino. D’Emmanuele ha dichiarato che erano state chieste sei misure cautelari in carcere, quattro ai domiciliari e un obbligo di firma, ma la mancanza di Gip e giudici nel Tribunale di Cassino ha influito sull’indagine che con il passare del tempo è stata ridotta.
L’inchiesta che ha portato all’operazione di ieri si è conclusa nel novembre dello scorso anno, grazie al sostituto procuratore Alfredo Mattei, ma secondo D’Emmanuele i risultati dell’operazione non hanno rispecchiato le aspettative. Ricordiamo che questa ha portato alla denuncia di 25 persone per reati che vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di dipendenti pubblici o incaricati di un pubblico servizio, estorsione, truffa ai danni dello Stato e Enti Pubblici, frode in pubbliche forniture, abuso d’ufficio, malversazione ai danni dello Stato, emissione ed utilizzo di fatture false.
ARTICOLI CORRELATI
ORGANIZZAZIONE CRIMINALE NEL SETTORE DELL’ACCOGLIENZA MIGRANTI: I DETTAGLI DI “WELCOME TO ITALY”