Il Tribunale di Cassino versa in una situzione che e’ ormai diventata insostenibile e c’e’ il rischio che non possa piu’ essere amministrata la giustizia. Questo era in sintesi il senso di una lettera che il Presidente del Tribunale di Cassino, Massimo Capurso, una decina di giorni fa, ha inviato alla alla Corte d’Appello di Roma, al Consiglio superiore della magistratura e al ministro della giustizia Alfonso Bonafede. Il Presidente del Tribunale di Cassino ha ribadito che sussite un problema di organico sottodimensionato di cinque unità, con frequenti scoperture per via dei tanti magistrati di passaggio, che alla prima occasione vanno a Roma o a Napoli, con numerose giudici assenti per maternità e carichi di lavoro enormi. Tutto cio’ in una zona con evidente presenza della camorra, e dove avvengono inquietanti traffici di rifiuti. Inoltre dal 2013 il Tribunale di Cassino per via della riforma Severino, è diventato competente anche sul sud della provincia di Latina, passando da un ‘area di competenza di 210mila abitanti a 330mila abitanti. Area, anche qui, con la “presenza diffusa di ben radicate organizzazioni criminali camorristiche. I magistrati, – scrive il Presidente del Tribunale di Cassino, Massimo Capurso – sono ormai la metà di quelli previsti e riuscire a celebrare un processo o a seguire la Procura impegnata in delicatissime indagini è ormai un’impresa”. “Debbo denunciare a gran voce che presso questo Tribunale- continua Massimo Capurso” la situazione non è più sostenibile”.Mancano la metà dei 23 giudici previsti e cosi’ assicurare in certi momenti già solo le urgenze diventa oltremodo problematico”. Capurso ha poi sottolineato che la soluzione di diciotto giudici onorari non puo andare . Il presidente, chiede interventi urgenti per il Tribunale di Cassino. Sulla questione, attraverso una nota e’ intervenuto Loreto Marcelli, consigliere regionale del movimento cinques stelle del Lazio. Attraverso una nota, Loreto Marcelli ha dichiarato: “In merito alle problematiche che attualmente stanno investendo il Tribunale di Cassino, come ben denunciate dal Presidente del Tribunale, Dott. Massimo Capurso, e dal Presidente del Consiglio dell’Ordine Forense di Cassino, Avv. Gianluca Giannichedda, mi sono attivato nel sollecitare un interessamento da parte del Ministro della Giustizia Bonafede e del sottosegretario Ferraresi, avendo in risposta la rassicurazione sul loro immediato intervento a riguardo la revisione delle piante organiche. Problema diverso – prosegue il consigliere regionale dei cinquestelle del Lazio – è quello della mobilità dove occorre l’intervento del Consiglio Superiore della Magistratura, le cui delibere vengono poi recepite e rese esecutive dai decreti del ministro. Sottolineo che comunque mi è stata assicurata la massima disponibilità per risolvere le criticità inerenti le funzioni di competenza.
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