Questa mattina a Frosinone è stato firmato un importante accordo tra Acea Ato 5, la Segreteria tecnico-operativa dell’Ambito (Sto) e l’Otuc, l’Organismo di tutela degli utenti e consumatori.
L’accordo prevede una moratoria per tutti gli abusivi che si metteranno in regola entro i prossimi mesi, ed è stato firmato alla presenza del Garante regionale del servizio idrico integrato Paola Perisi.
Gli studi commissionati da Acea Ato 5 hanno stimato in 15 milioni di metri cubi all’anno il quantitativo d’acqua sottratto alla rete idrica da soggetti che usufruiscono del servizio senza pagare il dovuto e hanno calcolato che, se tutti gli utenti pagassero le bollette, il costo medio sarebbe più basso del 35%.
In particolare, l’accordo prevede che chi si regolarizzerà entro il 31 marzo 2020 non pagherà nulla di più rispetto ai costi previsti per l’attivazione di una nuova fornitura (circa 100 euro per un’utenza domestica residenziale); chi si regolarizzerà entro il 30 giugno 2020 dovrà invece corrispondere, in più, anche un terzo del consumo medio annuo stimato per la propria tipologia di utenza; chi, infine, si regolarizzerà entro il 31 dicembre 2020, dovrà corrispondere, in aggiunta ai costi di una nuova fornitura, anche un terzo del consumo medio annuo stimato per la tipologia di utenza per ogni annualità d’abuso, fino a massimo 5 anni.
Il Garante regionale, Paola Perisi, ha dichiarato: “Un importante traguardo raggiunto, che porterà senza dubbio grandi vantaggi per tutti gli utenti. Rappresenta altresì una conferma della efficacia dell’azione dell’organo che rappresento, in termini di assistenza e supporto nella composizione di interessi, spesso in conflitto, come nel caso delle utenze abusive. E questo grazie all’azione coordinata del Gestore, dell’Otuc e della Sto, a cui ho sempre dato un contributo fattivo e continuerò a dare”.
Il presidente di Acea Ato 5, Stefano Magini, ha dichiarato: “Quest’accordo, grazie anche al supporto del Garante idrico regionale, offre a tutti una grande opportunità: voltare pagina sull’abusivismo vuol dire avere tariffe più basse, perché chi, oggi, utilizza l’acqua ma non la paga, contribuisce solo ad aumentare la spesa per tutti gli altri utenti”.