Latina, maxi sequestro di beni da 10 milioni: colpito imprenditore vicino alla ‘Ndrangheta
La Guardia di Finanza di Latina, con la collaborazione del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma hanno eseguito un provvedimento che ha portato al sequestro dell’ingente patrimonio di Sergio Gangemi, originario di Reggio Calabria e operante principalmente nel settore dell’edilizia, immobiliare e del commercio di prodotti elettronici.
Gangemi, residente da anni a Latina, risultava essere gravato, a partire dagli anni ‘90, da plurimi precedenti penali e numerose sentenze definitive di condanna per reati contro il patrimonio, di bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale.
I beni sequstrati, invece, consistono in 53 immobili, tra appartamenti e terreni, un opificio industriale, cinque autoveicoli, una imbarcazione, conti correnti, quote societarie e l’intero compendio aziendale di dieci società collocate tra le province di Roma, Milano, Reggio Calabria e Latina.
Gangemi appartiene ad una famiglia vicina a note cosche malavitose facenti parte dell’organizzazione criminale calabrese della ‘ndrangheta, e le sue attività criminose consistevano maggiormente nel riciclaggio dei capitali illeciti dallo stesso poste in essere mediante la creazione di numerose società, anche all’estero, intestate a prestanomi.
Nel 2018, inoltre, era stato arrestato insieme ad altri tre soggetti perché ritenuto responsabile di tentato omicidio nei confronti di due imprenditori romani con l’utilizzo di bombe a mano e kalashnikov, oltre ad estorsione, usura e reati commessi con l’aggravante del metodo mafioso.