Atina, abbattuto cinghiale affetto da Trichinella: la Asl mette in guardia
Un cinghiale abbattuto durante una battuta di caccia ad Atina è risultato essere positivo ai testi di ricerca di larve di Trichinella, effettuati presso la Asl di Frosinone. Sono in atto, inoltre, le misure di rintraccio delle carni da destinare alla distruzione.
La trichinosi, infatti, è una malattia parassitaria caratterizzata dalla presenza di larve infettanti nei muscoli degli animali e che viene trasmessa all’uomo esclusivamente per via alimentare, attraverso il consumo di carne contenente appunto le larve del parassita.
Per quanto riguarda l’Italia la carne suina è il principale veicolo di trasmissione, nello specifico carne da cinghiali oggetto di attività venatoria oppure carne di cavallo, o generalmente carni importate dall’Europa dell’Est.
Per questo tutti gli animali della specie suina, domestici e selvatici, ed equina prima di essere consumati sono obbligatoriamente testati per escludere la presenza di parassiti. Nella Provincia di Frosinone, grazie al protocollo d’intesa esistente tra ASL e le Associazioni ATC, anche i cinghiali abbattuti a caccia durante la stagione venatoria sono sottoposti al test. L’elusione di questo obbligo espone il consumatore al contagio della parassitosi, che rappresenta una malattia grave per l’uomo.
“Nel territorio controllato dai servizi Veterinari della ASL Frosinone non sono presenti cacciatori autorizzati a rifornire negozi di vendita o ristoranti con carni di cinghiale abbattuti a caccia, i quali possono essere destinati solo all’autoconsumo personale dei componenti delle squadre di caccia. E’ opportuno che tutti i cittadini consumino carni sottoposte a controllo e provenienti dai circuiti ufficiali di distribuzione”, fa sapere il Dipartimento di Prevenzione della ASL attraverso il Servizio Ispezione degli Alimenti di origine animale diretto dal Dott. Roberto Petrucci.