Da circa dieci giorni diversi autovelox presenti sulle strade della provincia di Frosinone non sono più attivi, in seguito ad un decreto firmato dal prefetto del capoluogo Ignazio Portelli.
Le ragioni che hanno portato a questo provvedimento sono diverse: in primis c’è da fare chiarezza sull’utilizzo del denaro derivante dalle multe, che per legge andrebbe investito nella manutenzione stradale; l’elevato costo di gestione delle apparecchiature; infine, il tasso di incidentalità lungo le strade in cui sono installati questi strumenti.
Tra quelli non più in funzione in provincia figurano gli autovelox presenti sulla superstrada Sora-Ferentino, nel tratto che attraversa quest’ultimo comune; lungo la strada Marìa-Isola-Casamari nei comuni di Veroli e Monte San Giovanni Campano; lungo la strada regionale Forca d’Acero ad Atina e infine altri due ad Acuto e Belmonte Castello.
L’obiettivo del provvedimento firmato dal prefetto, atteso da diversi anni e che darebbe finalmente atto alla legge 120 del 2010, è quello di far chiarezza una volta per tutte, da parte di Comuni e Province, su dove finiscono le entrate derivanti dalle multe, oltre a mettere fine alla presenza di autovelox selvaggi.