Marangoni, scongiurati i licenziamenti e chiesti sei mesi di cassa integrazione
Nessun licenziamento allo stabilimento anagnino della Marangoni.
La proprietà ha infatti deciso di impegnarsi per richiedere la cassa integrazione straordinaria per un periodo di sei mesi, durante i quali si lavorerà per trovare una soluzione condivisa.
Questa mattina, infatti, si è tenuto un incontro presso la Direzione Lavoro della Regione Lazio a cui hanno preso parte anche Unindustria e i sindacati.
“Abbiamo raggiunto un risultato importante – ha dichiarato il Segretario Provinciale UGL Frosinone Enzo Valente – perché il ritiro della procedura di mobilità ci offre il tempo necessario affinché si possa ottenere l’autorizzazione che la Marangoni chiede per far ripartire gli impianti e salvare i posti di lavoro”.
Ad esprimere moderata soddisfazione è stata invece la Segretaria Provinciale Femca Cisl Antonella Valeriani, che ha sottolineato l’importanza della revoca della procedura di mobilità, ma ha evidenziato anche l’urgenza per l’ottenimento dell’autorizzazione utile a far ripartire il termovalorizzatore, altrimenti fra sei mesi ci si ritroverà al punto di partenza.
“I primi mesi del 2020, dunque, saranno decisivi per il futuro dello stabilimento. Non siamo disponibili ad assistere inermi al declino di questo territorio a causa dei lunghi tempi della burocrazia“, ha concluso Valente.