Tutto e’ pronto per l’udienza preliminare al Tribunale di Cassino, davanti al Giudice, mercoledi prossimo 15 gennaio , per Franco Mottola , per la moglie e per il figlio, messi sotto accusa, per la morte di Serena Mollicone, uccisa nel 2001 ad Arce, in provincia di Frosinone, il cui corpo venne trovato il 3 giugno, di quell’anno, in un bosco nella zona di Anitrella. Intanto destano ancora interesse le dichiarazioni fatte ai giornalisti, qualcher giorno fa, proprio dai Mottola, durante una conferenza stampa, organizzata da loro. Respingono ogni accusa per le quali e’ stato chiesto, nei loro confronti, il rinvio a giudizio, dalla Procura di Cassino. “Della morte di Serena non so e non sappiamo nulla”, ha dichiarato Franco Mottola, ai tempi del delitto comandante della caserma dei carabinieri di Arce. Lo stesso Franco Mottola, poi, ha sottolineato che se Serena Mollicone doveva andare da suo figlio poteva citofonare direttamente alla loro casa anziche’ andare in caserma e farsi vedere dal piantone. E proprio il figlio Marco ha confermato che quella mattina del 1 giugno Serena non l’aveva vista. Il loro legale, Francesco Germani, ha dichiarato, inveve, che “nelle carte dell’accusa c’è già la prova documentata che i Mottola sono innocenti” e poi afferma che se il 15 gennaio prossimo, l’esito dell’udienza, per i suoi assistiti, dovesse essere di rinvio a giudizio “questo sarebbe condivisibile sotto il profilo umano ma non giuridico”. Infine ribadisce, in merito ad eventuali coperture di Franco Mottola nei confronti del figlio su eventuali traffici di droga, che si tratta di “un assursita”. Insomma occhi puntati su quello che accadra’ mercoledi, sicuramente un passaggio importante a livello giuridico ed umano della vicenda che, se s’e’ riaperta, e’ stato grazie alla lotta e alla tenacia del papa’ di Serena Mollicone, Guglielmo, colpito sia moralmente che fisicamente, da questa storia su cui. pero’ non ha mai mollato.
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