I militari della Guardia di Finanza di Sora hanno scoperto un’enorme frode fiscale per oltre 100 milioni di euro di IVA evasa e fatture false per 471 milioni, da parte di una società operante nella vendita di prodotti petroliferi.
Sono state denunciata anche tre persone per i reati di emissione di fatture false e autoriciclaggio: un cittadino campano 33enne amministratore della società e due prestanome: un cittadino romano e uno sloveno
Le indagini delle Fiamme Gialle sono partite dopo che i militari hanno controllato un’autocisterna contenente prodotti petroliferi. Da qui è stato poi possibile individuare un’organizzazione facente capo ad una società ungherese costituita a Budapest da un cittadino italiano.
Tale società svolgeva la funzione di cartiera, ovvero emetteva fatture gravate dell’IVA che venivano regolarmente annotate in contabilità dalle società clienti che acquistavano formalmente il prodotto petrolifero che, in realtà, proveniva da un diverso soggetto economico, consentendo loro di dedurre costi e di detrarre l’I.V.A.
Ciò ha consentito ai clienti della società cartiera di acquistare il prodotto petrolifero ad un prezzo più basso rispetto a quello normalmente praticato e di generare quindi un profitto illecito all’organizzatore della frode fiscale pari a oltre 15 milioni di euro.
I ricavi, attraverso vari giroconti, venivano poi trasferiti su un conto corrente di un istituto di credito che ha sede in Ungheria, al fine di ometterne la tracciabilità.