Il futuro occupazionale dei lavoratori della Marangoni appare sempre più incerto dopo il mancato accordo tra sindacati e i responsabili dell’azienda, avvenuto nella sede di Unindustria Frosinone.
I responsabili aziendali hanno infatti confermato l’intenzione, già resa nota attraverso un comunicato, di ridurre il personale da 114 a 48 unità.
Lo stabilimento di Rovereto ha infatti già avviato le procedure per un licenziamento collettivo che riguarda gli operai dello stabilimento di Ferentino, sui quali grava già una procedura di cassa integrazione straordinaria che terminerà il 2 aprile prossimo.
La situazione attuale rappresenta l’ulteriore passaggio di una crisi iniziata nel 2014 con la chiusura dello stabilimento di Anagni, che ha portato al licenziamento di 400 operai.
A rischiare il posto di lavoro sono ora i tecnici specializzati nella produzione di battistrada per gomme da ricostruzione.
C’è quindi preoccupazione tra i sindacati, in cerca una soluzione rapida prima della scadenza della cassa integrazione straordinaria prevista il 2 aprile.
La vertenza lavorativa si trasferisce ora alla Regione Lazio.