Giovanni D’Alterio è tornato libero dopo l’annullamento dell’ordinanza da parte del Tribunale del Riesame. D’Alterio era stato arrestato ad inizio marzo dell’operazione Aleppo 2, insieme ad altre quattro persone.
Il 64enne di Minturno era stato indagato nel settembre del 2018 al termine dell’operazione Aleppo 1, poiché gli inquirenti avevano accertato il controllo esercitato dalla sua famiglia sull’indotto legato ai trasporti della frutta e verdura del mercato ortofrutticolo di Fondi.
Gli arresti dell’operazione Aleppo 2 erano la conseguenza di indagini che avevano accertato come la famiglia D’Alterio avesse continuato a esercitare forme di controllo con metodo mafioso sul settore dei trasporti del MOF, nonostante la prima operazione.
Il 6aenne e la sua famiglia sono accusati di estorsione e illecita concorrenza con minaccia o violenza, reati commessi con l’aggravante mafiosa.
Furono sequestrate, sempre nell’operazione Aleppo, le quote di due società, la “Anna Trasporti srl” e la “D’Alterio Trasporti srls”.
Il Tribunale del Riesame ha dunque accolto il ricorso presentato dai legali di Giovanni D’Alterio, annullando quindi l’ordinanza con la quale il giudice delle indagini preliminari aveva stabilito nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.
E’ stata invece confermata la misura disposta per Giuseppe D’Alterio.
M.T.