A Ceprano, due persone di nazionalità cinese sono state denunciate dagli uomini della Guardia di Finanza di Arce per i reati di ricettazione e manovre speculative sulle merci.
I militari hanno infatti scoperto una società gestita dai due denunciati che commercializzava mascherine protettive prive delle attestazioni di conformità, con un aumento sui prezzi pari al 300% del prezzo medio di vendita.
Nello specifico, le mascherine del modello chirurgico e FFP2 non riportavano alcuna autorizzazione prevista dagli articoli 15 e 16 del decreto legge del 17 marzo 2020; allo stesso tempo il commerciante non è stato in grado di esibire ai militari alcun documento che certificasse l’acquisto della merce per attestarne l’origine e la provenienza.
Sono state così sequestrate 775 mascherine, sottoposte alle analisi dell’Autorità Sanitaria locale, per procedere così ad una eventuale donazione.
Gli esperti dell’A.S.L. hanno però ritenuto tali mascherine non idonee alla protezione individuale: il loro potere filtrante è stato infatti giudicato pari a quello di un comune capo d’abbigliamento.