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Primo pianoSanità & Sociale

Coronavirus: mortalità, Frosinone miglior capoluogo

Il Sistema di sorveglianza nazionale della mortalità giornaliera del Ministero della Salute ha diffuso uno studio relativo all’indice di mortalità in Italia nel periodo tra il 2 marzo e il 9 aprile 2020, dunque in piena emergenza sanitaria.

Tra le 18 città prese a campione (Aosta, Bolzano, Trieste, Torino, Milano, Brescia, Verona, Venezia, Bologna, Genova, Perugia, Civitavecchia, Roma, Bari, Potenza, Messina, Palermo) vi è anche Frosinone, che ha registrato il miglior indice di mortalità.

E’ emerso infatti che quello ciociaro è l’unico capoluogo in Italia che abbia subito un calo della mortalità considerando tutte le patologie, dalle più leggere fino ad arrivare fino al Covid-19.

Frosinone ha registrato infatti 5 decessi in meno rispetto agli anni precedenti, considerando sempre il periodo tra il 2 marzo e il 9 aprile.

All’interno di questo intervallo di tempo, sono stati registrati quest’anno complessivamente 28 decessi, inferiori ai 33 che venivano indicati dalle previsioni e dai modelli statistici del Sistema.

Tra questi 28, non tutti sono riconducibili a persone residenti nel capoluogo, considerando che l’ospedale “Spaziani” ospita anche pazienti provenienti dai paesi limitrofi.

I dati dell’andamento della mortalità giornaliera nelle diverse città mostrano incrementi significativi, in particolare nelle due città lombarde incluse nello studio: Milano, con un incremento di mortalità pari al 36% e Brescia (+88%).

Frosinone è, dunque, l’unico capoluogo in controtendenza a livello nazionale, rispetto ai dati purtroppo drammatici diffusi dal Ministero della Salute – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – Questo risultato è stato possibile non solo grazie al lavoro congiunto di tutte le istituzioni chiamate, ad ogni livello, a combattere la diffusione del contagio da Covid-19, ma anche, e soprattutto, alla sensibilità e all’impegno mostrati dai cittadini stessi che, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno rispettato le prescrizioni vigenti atte al contenimento del virus“.

 

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