Questa mattina gli agenti del Commissariato di Fondi e della Questura di Latina hanno arrestato due coniugi, un 50enne e una 49enne, per reclutamento e sfruttamento di braccianti.
I due sono finiti ai domiciliari, mentre per altre tre persone è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Latina.
L’indagine era iniziata tra l’ottobre e il novembre scorso, permettendo di ricostruire un collaudato sistema di reclutamento e sfruttamento di numerosi braccianti agricoli, italiani e stranieri, impiegati illecitamente in due aziende riconducibili ai due arrestati.
Le due società, attive nel settore ortofrutticolo e florovivaistico, sono state invece sequestrate.
Sull’operazione è intervenuto l’assessore al Lavoro della Regione Lazio Claudio Di Berardino: “Gli arresti compiuti oggi in provincia di Latina indicano che il fenomeno del caporalato è ancora un male presente nel territorio. Il sistema criminale emerso dalle indagini conferma che come Regione Lazio dobbiamo continuare ad andare avanti con gli interventi promossi e in particolare continuare a intervenire contro la pratica del reclutamento e dei trasporti illegali e contro rapporti di lavoro sottopagati. Alla Polizia di Stato va il nostro ringraziamento per l’operazione”.