A Roma quindici persone sono state arrestati dai militari della Guardia di Finanza per i reati di corruzione, produzione e vendita di capi d’abbigliamento contraffatti.
Coinvolti anche quattro finanzieri.
Nello specifico, due imprenditori e un finanziere sono finiti in carcere, altri quatto imprenditori e tre finanzieri sono finiti ai domiciliari, mentre nei confronti di quattro persone è stato disposto l’obbligo di presentazione davanti la polizia giudiziaria.
Le indagini hanno permesso di ricostruire un’intera “filiera del falso”, attraverso alcuni prodotti messi in vendita presso un banco ambulante gestito da due fratelli romani e operanti nei mercati rionali della Capitale e dei Comuni limitrofi.
I capi di abbigliamento venivano spesso acquistati da commercianti di etnia cinese, dopodiché sugli stessi venivano apposte etichette false di famosi marchi di moda da parte di persone di origine senegalese.
L’attività era particolarmente redditizia, infatti a fronte di una spesa iniziale tra i 20 e i 30 euro, il capo di abbigliamento taroccato veniva venduto ad un prezzo tra gli 80 e i 90 euro.