
L’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, tramite un post su Facebook, è intervenuto in merito al tema dei tamponi, invitando i cittadini a diffidare da quelli a pagamento non validati, e di rivolgersi sempre presso il servizio sanitario regionale.
“In relazione ad una recente sentenza del Tar del Lazio posso annunciare che ci costituiremo in Consiglio di Stato. La gestione delle epidemie non è un meccanismo per togliere soldi dalle tasche dei cittadini e ricordo che eventuali tamponi fatti al di fuori dei laboratori validati dallo Spallanzani e inseriti nella rete regionale, come da indicazioni del Ministero della Salute, non hanno finalità di sanità pubblica“, dichiara l’assessore.
D’Amato poi alza la guardia sul concreto rischio che i cittadini corrono nel pagare per un test non riconosciuto e non validato.
La rete dei drive-in costruita nel Lazio, infatti, prevede infatti l’esecuzione tempestiva e gratuita dei tamponi su prescrizione medica in caso di sospetto o nel caso di positività alla sieroprevalenza: questo ha permesso finora di individuare 160 casi asintomatici.
“I tamponi in questo circuito sono gratuiti e validati – conclude D’Amato – E’ inutile buttare soldi in esami privati che non hanno la validazione dallo Spallanzani e rischiano di creare dei falsi negativi o dei falsi positivi. Il controllo del virus è un tema di sanità pubblica e non è un tema di business“.