L’Amministrazione provinciale di Frosinone ha chiesto alla Regione Lazio il riconoscimento dello stato di calamità naturale, a seguito dei violenti nubifragi e dell’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Ciociaria due settimane fa.
Allagamenti, smottamenti, frane, crolli di muri e ponti, colate di fango e valanghe di detriti su numerose strade dell’intero territorio: conseguenze pesantissime quelle lasciate dal maltempo che nelle giornate del 12, 13 e 14 ottobre scorso ha flagellato diverse zone della provincia di Frosinone e provocato enormi disagi alla popolazione.
Nonostante gli interventi tempestivi, anche da parte di operai e tecnici della Provincia, che si sono adoperati con ogni mezzo per ripristinare condizioni di sicurezza in molti punti del territorio, in diversi comuni la situazione si è rivelata particolarmente critica.
“Purtroppo non è la prima volta che il nostro territorio è costretto a subire gravi conseguenze legate a fenomeni atmosferici violenti e pericolosi per l’incolumità dei cittadini – ha sottolineato il presidente Pompeo – per questo abbiamo avanzato richiesta alla Regione Lazio affinché sull’intero territorio venga riconosciuto lo stato di calamità naturale. Ma c’è di più: attraverso l’Upi abbiamo chiesto di inserire, nella ripartizione dei fondi legati al Recovery Fund, tre milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria di viadotti e ponti, infrastrutture che necessitano di controlli e monitoraggio, tanto più quanto sono esposti ai rischi dei fenomeni meteorologici”.
M.T.