I puntuali riscontri effettuati dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Frosinone hanno consentito di rilevare come tutte le scelte aziendali, i rapporti con i clienti e con i fornitori, nonché la gestione di fatto della società in questione erano esercitate da parte del citato “imprenditore” e del proprio coniuge.
Il citato imprenditore è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Si è inoltre provveduto al sequestro di beni per un valore complessivo di oltre 1.300.000 euro, pari all’imposta evasa : n. 14 terreni, un appartamento, n. 8 box, n. 8 magazzini, n. 1 negozio ed un laboratorio siti in Aprilia, nonché disponibilità finanziarie e quote di 4 società con sedi legali in Aprilia, Roma, Pomezia e Guidonia Montecelio, operanti nel settore della commercializzazione degli idrocarburi, delle costruzioni, della logistica e della ristorazione. I danni causati dall’ingente frode fiscale individuata hanno turbato per anni le regole del mercato . Grazie alla prontezza della Guardia di Finanza, ad oggi è stato però finalmente possibile liberare, almeno in parte, gli onesti lavoratori da questa piaga.

I.R.