Coldiretti Frosinone ha chiesto ai Comuni, in una lettera inviata ai sindaci, la riduzione della Tari per le imprese agricole e gli agriturismi. Una richiesta che si basa sulle indicazioni contenute nella nota dell’Ifel del 24 aprile, che prevede per le amministrazioni comunali la facoltà di deliberare riduzioni della Tari per le imprese, dunque utenze non domestiche, che siano state costrette a sospendere l’attività o a esercitarla in forma ridotta a causa della situazione emergenziale.
“Per superare la crisi occorrono misure finanziarie in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle nostre imprese – ha spiegato il presidente di Coldiretti Frosinone, Vinicio Savone – l’agricoltura è storicamente il settore a maggiore resilienza, ma occorre dare una mano per affrontare la tempesta, attraverso interventi pubblici che consentano alle imprese di ripartire. L’emergenza Covid-19 sta causando gravissimi danni all’economia del Paese. Le misure restrittive adottate per contrastare il diffondersi dell’epidemia, stanno determinando una forte contrazione delle attività multifunzionali delle imprese agricole le quali, nonostante tutto, non hanno interrotto le attività principali di coltivazione e di allevamento, continuano a garantire la produzione di cibo, pur in presenza di una forte concorrenza di prodotti esteri di bassa qualità”.
“Sarebbe assolutamente opportuno deliberare sin da subito, per le stesse categorie, proroghe dei termini di pagamento della TARI dovuta – ancorché in misura ridotta – per l’anno 2021 – ha concluso Picchi – l’attuale situazione di incertezza in ordine alla ripresa delle attività e del turismo non consente infatti a tali imprese di riprogrammare gli impegni e di far fronte agli obblighi di natura tributaria, rischiando di comprometterne la tenuta economico-finanziaria”.