“Anche se lontani nel tempo, le sofferenze e il dolore inflitti nel corso della tragedia immane costituita dalle foibe e dall’esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, devono continuare a essere un monito per tutti noi, perché si affermi, sempre, il valore della vita, della pace, della solidarietà – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, in occasione della celebrazione del Giorno del Ricordo del 10 febbraio – La ricorrenza odierna, al pari della Giornata della Memoria, non può essere considerata un evento di una sola parte politica, perché appartiene al patrimonio culturale e conoscitivo dell’intero Paese. Quello stesso Paese che, dopo decenni di silenzio, ha recentemente squarciato il velo su una vicenda terribile che ha coinvolto uomini e donne – appartenenti a ogni credo politico – cattolici, uomini di chiesa, anziani e bambini, tutte vittime di una vera e propria persecuzione, senza contare il dramma degli esuli. Solo attraverso il riconoscimento e la memoria di quanto accaduto, è possibile ricostruire e consolidare quel necessario senso di humanitas, quale valore costitutivo di una società fondata sulla partecipazione democratica, sulla inclusione e la coesione sociale, nemica di ogni forma di violenza, di pregiudizio e di prevaricazione”.
aggiungi commento