Nella mattinata di mercoledì 23 marzo, alla presenza del Vescovo della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino Monsignor Ambrogio Spreafico, si è svolto presso la sala conferenze della Questura , un incontro a cui hanno partecipato il Questore, i funzionari ed il personale in servizio negli uffici di Polizia della provincia. Presenti anche i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
E’ stato un momento di riflessione e di confronto nell’ambito del percorso tracciato con il cammino sinodale intrapreso dalla Chiesa Italiana e che impegnerà i cattolici durante il quinquennio 2021-2025, culminando con il Giubileo del 2025. Nell’incontro è stata ribadita l’importanza del dialogo, nel rispetto della propria identità; in un cammino condiviso in cui la diversità va vissuta come ricchezza. I punti di forza in questo percorso comunitario sono rappresentati dall’empatia e dall’altruismo e, citando le parole di Papa Francesco, il Vescovo ha ricordato che “nessuno si salva da solo”.
L’attenzione non poteva che volgersi verso il triste e crudele scenario di guerra in Ucraina: morte e violenza hanno preso il sopravvento sui valori che dovrebbero contraddistinguere la comunità mondiale dedita alla pace ed al rispetto, ricordando che la pace va costruita e custodita tenacemente contro ogni forma di sopraffazione. Una fase di “disimpegno”, di mancanza di riflessione , ha sottolineato il Questore, nel corso del convegno, che sta segnando duramente la nostra società, a più livelli, per il raggiungimento di quello che nella fede cristiana si chiame bene o nel lavoro della Polizia si chiama rispetto delle regole. Per raggiungere queste finalità tutti sono chiamati a dare il proprio contributo ad essere vicini alla comunità: una Chiesa come una Polizia di prossimità, capaci di saper ascoltare e cogliere le problematiche che possono nascere nella quotidianità. La convivenza pacifica si realizza quando tutti ne siamo artefici, iniziando dalla nostra piccola comunità, superando ogni forma di egoismo.