Anche la Ciociaria risulta coinvolta nella rete di affari del clan camorristico Moccia: è quanto emerge da indagini effettuate dalla Squadra Antimafia di Napoli, che hanno portato all’arresto di 36 persone più altre 16 ai domiciliari. L’operazione in questione ha visto la collaborazione dei finanzieri del Gico e dei carabinieri del Ros.
Quest’ultima, che riguardava in modo particolare le regioni della Campania e della Puglia, ha infine evidenziato attività illecite anche in Ciociaria, dove a finire nel mirino dell’Antimafia sono state le acquisizioni di alcune imprese operanti tra Frosinone, Ferentino e Patrica, riguardanti principalmente il riciclo di scarti alimentari.
I reati a carico delle persone indagate sono quelli di associazione mafiosa, estorsione, impiego di denaro di provenienza illecita, autoriciclaggio, fittizia intestazione di beni e corruzione, tutti aggravati dalla finalità di agevolare un’organizzazione di stampo mafioso.
Le aziende in mano al gruppo malavitoso sono la Nuova Lem, con sede a Frosinone e Ferentino e attiva nel settore dei rifiuti di origine animale, ma anche le Industrie Proteine Laziali, che lavorano scarti alimentari, e la Eciotekno Group, entrambe con sede legale a Patrica.
Tra gli arrestati, appare anche il nome di Luigi Moccia, 65 anni, esponente di spicco dell’organizzazione, noto nel frusinate per essere stato, assieme al terrorista Cesare Battisti, protagonista di una clamorosa evasione dal vecchio carcere di piazza Risorgimento.