Dall’inizio della pandemia da coronavirus, dopo poco più di due anni, si registrano circa 10 milioni di euro di danni provocati da cinghiali selvatici a spese degli agricoltori, dei loro campi e dei loro raccolti, scesi addirittura dell’80%.
Intervistato sulla questione, il presidente della Coldiretti Lazio, David Granieri, ha affermato che si tratta di una seria problematica per l’agricoltura, da non sottovalutare assolutamente vista la presenza di ormai oltre 100 mila esemplari sparsi in tutta la Regione; cifra che, ovviamente , è destinata a crescere in maniera esponenziale nei prossimi periodi. Ma a crescere saranno ovviamente anche i danni provocati da questi animali, se non si interviene in maniera rapida ed efficiente.
Dei 10 milioni di euro di danni registrati nel Lazio dal 2020, contro i 3,5 degli anni precedenti, 2 milioni si registrano solo nella provincia di Roma.
Il presidente Granieri continua dichiarando che molte aziende e molti agricoltori hanno dovuto abbandonare campi e raccolti, in modo particolare quelli di mais, tra gli alimenti preferiti dai cinghiali, di vitale importanza in un periodo caratterizzato dal conflitto russo-ucraino che ne ha fatto lievitare i prezzi alle stelle.
Da non sottovalutare neanche l’aspetto della viabilità; si registra, infatti, un aumento anche per quanto riguarda gli incidenti stradali causati dall’attraversamento improvviso di animali selvatici; negli ultimi anni, tale dato, sembra essere addirittura raddoppiato.