Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone ha proceduto all’arresto e al sequestro preventivo dei beni nei confronti di due coniugi, amministratori di due società di capitali operanti nel settore della commercializzazione all’ingrosso di prodotti petroliferi, operanti nel sorano.
Le indagini avevano preso avvio nel luglio 2021 e sono state svolte dagli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Frosinone attraverso l’esame non solo della documentazione amministrativa e contabile degli ultimi cinque anni, ma anche dei dati e delle notizie reperiti da indagini nell’ambito di altri procedimenti penali con minuziosi riscontri rilevati grazie alla banche dati del Corpo.
Gli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle hanno portato ad ipotizzare che i due coniugi, legali rappresentanti delle due società in questione – una delle quali in una situazione di insolvenza -, nel periodo preso in esame e in concorso tra di loro avrebbero distratto e dissipato le attività patrimoniali di una delle due società coinvolte per complessivi € 5.470.423,47 a danno dei propri creditori ed in particolar modo dell’Erario, nei cui confronti risultavano avere pregressi debiti scaturiti da accertamenti di natura fiscale per oltre 11 milioni di euro.
I due coniugi sono stati raggiunti dalla misura cautelare degli arresti domiciliari, alla quale si è aggiunta, relativamente al consorte, anche la misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare i poteri di amministrazione e di rappresentanza per un periodo di 12 mesi.
Inoltre, è stato eseguito il sequestro di disponibilità finanziarie, quote societarie ed immobili di entrambi i coniugi, per un ammontare complessivo di € 5.470.423,47, pari al “profitto del reato”.