La procura di Roma ha aperto diversi fascicoli sui blocchi stradali organizzati negli ultimi mesi su diverse arterie della Capitale e in particolare sul raccordo anulare dagli attivisti per il clima.
Un atto dovuto secondo gli inquirenti, viste anche le azioni della polizia di Stato e della polizia stradale che hanno bloccato e denunciato diversi manifestanti in questo giorni. I reati ipotizzati vanno dall’interruzione di pubblico servizio alla manifestazione non autorizzata.
Tra i promotori dei blocchi stradali, che hanno causato ingorghi e proteste da parte degli automobilisti, ci sono gli attivisti di ‘Ultima generazione’ che manifestano contro l’utilizzo di combustibili fossili e che chiedono fra l’altro di incrementare le energie rinnovabili. I vari fascicoli al vaglio dei pm capitolini potrebbero confluire in un’unica inchiesta.
Nella giornata di ieri, mercoledì 2 novembre 2022, un’altra protesta all’altezza dello svincolo tra la Laurentina e l’Ardeatina quando 16 attivisti hanno bloccato il traffico. Una iniziativa che ha fatto seguito a quella di lunedì scorso, all’altezza di Casal Monastero. Nei giorni scorsi si erano segnalati blitz sul viadotto della Magliana e sulla Tangenziale, prima ancora a Garbatella e sulla Salaria.