Roccasecca, Sacco raccoglie l’invito di Don Patriciello: “Subito una strada dedicata al piccolo Giuseppe Di Matteo, vittima di mafia”
“Ho raccolto con grande piacere l’appello di don Maurizio Patriciello, lanciato nelle ore successive all’arresto di Matteo Messina Denaro e come Sindaco di Roccasecca mi impegno ad intitolare al piccolo Giuseppe Di Matteo una strada. Non si può morire a soli dodici anni, sciolto nell’acido, per la cattiveria degli adulti. Giuseppe, figlio di un collaboratore di Giustizia, ha pagato con la vita l’essere nato in una terra bellissima ma per certi aspetti crudele. E le parole di don Patriciello, prima da padre che da sindaco, mi hanno profondamente colpito. ‘Sono stato, qualche anno fa, a San Giuseppe Jato, nel covo dove, dopo 779 giorni di orribile prigionia, fu strangolato il piccolo Giuseppe Di Matteo, prima di essere sciolto nell’acido. Mi sembrò di scendere all’inferno’. Ecco se ad un adulto, ad un sacerdote come don Patriciello, quella prigione sotterranea deve essere sembrato un inferno, pensate a quanta paura, quanto dolore, quanta disperazione deve aver patito quel bimbo innocente. ‘Insieme al mio carissimo confratello Don Fortunato Di Noto e a tante persone buone, e interpretando il desiderio della stragrande maggioranza di italiani, chiediamo che in ogni paese siciliano – e non solo – venga intitolata una strada al “Piccolo Giuseppe Di Matteo. Martire della mafia” spiega don Patriciello e noi siamo pronti a fare il nostro dovere di Istituzione vicina alla gente, ai deboli ed a chi lotta per una società migliore”.
Lo dichiara Giuseppe Sacco sindaco di Roccasecca, finalista per la città della Cultura 2025.