Il dr. Raffaele Attanasi, classe ’68, è entrato in Polizia nel 1989, frequentando l’Istituto Superiore di Polizia a Roma.
Nel 1994 è stato assegnato al Commissariato di Crotone, per le esigenze della istituenda Questura, dove ha diretto l’Ufficio di Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, la Digos, svolgendo altresì la funzione di Capo di Gabinetto e Dirigente Ufficio Scorte.
Di seguito è stato trasferito alla Questura di Lecce, dove è stato Vice Capo di Gabinetto e portavoce della Questura.
Dopo essere stato dirigente anche della Digos, è arrivata la promozione a Primo Dirigente della Polizia di Stato.
Successivamente ha assunto la direzione della Digos di Cagliari, dove ha coordinato e diretto importanti operazioni di Polizia giudiziaria, tra cui va ricordato l’arresto, per associazione terroristica internazionale, di un palestinese aderente a una cellula del Daesh, in un indagine della Digos di Cagliari e Nuoro, insieme alla Direzione centrale della Polizia di Prevenzione, coordinata dalla DDA di Cagliari, i poliziotti sono riusciti ad impedire che l’uomo ponesse in essere un attentato da lui progettato mediante l’inquinamento delle condotte idriche sarde di sostanze tossiche e venefiche.
Notevole rilevanza è stata anche l’indagine che ha portato, nel maggio 2019, all’emissione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sette persone per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, per la gestione di pratiche di riconoscimento della protezione internazionale da parte della locale Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione Internazionale.
Dal luglio del 2020 è stato Dirigente della Digos di Bari.
Il suo percorso professionale è stato contraddistinto da numerose ed importanti attività di polizia tra le quali:
– indagini in ambito di antiterrorismo, dando esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto disposto dalla DDA di Bari nei confronti di un cittadino algerino, di 36 anni per il reato di partecipazione ad organizzazione terroristica, accertandone, infatti, la sua diretta attività di supporto agli autori degli attentati terroristici del teatro Bataclan, Stade de France e degli attacchi armati concentrati nella I,X e XI arrondissement, avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015, a cui avrebbe garantito la disponibilità di documenti contraffatti;
– la Sezione Anti terrorismo di Bari nel marzo del 2022 ha concluso complesse indagini che hanno portato all’arresto di 4 cittadini albanesi in quella provincia che formavano una nutrita “cellula” composta da islamici radicali di origine albanese accomunati da un’identità religiosa di stampo “salafita” per partecipazione ed associazione terroristica e per aver raccolto e inviato denaro per finanziare in Albania l’attività terroristica dell’Imam Genci Abdurrahim BALLA, già condannato in Albania a 17 anni di carcere per aver reclutato combattenti inviati in Siria;
– prevenzione nei più importanti e complessi servizi di ordine pubblico, tra cui i servizi per la gestione degli incontri calcistici.