“Con la deliberazione n. 34 della Corte Dei Conti, sezione regionale di controllo per il Lazio – ha dichiarato il Sindaco Mastrangeli – la Città di Frosinone conclude positivamente oltre un decennio di azioni efficaci e puntuali portate avanti nell’esclusivo e sovrano interesse dei nostri Cittadini. Si tratta di un importante traguardo, raggiunto grazie ad una gestione oculata e puntuale sia delle entrate che delle spese dell’Ente, senza incidere, in questi anni, sulla capacità del Comune di fornire i servizi ai Frusinati. Un grazie sincero ai Magistrati della Sezione Regionale Lazio di controllo della Corte dei Conti che, talvolta con un confronto anche acceso ma sempre leale ed altamente competente, ci hanno indirizzato istituzionalmente sulla via virtuosa d’uscita da questa stagione di risanamento del nostro bilancio. Mi sento di ringraziare con cordialità il già Sindaco di Frosinone, Avv. Nicola Ottaviani, insieme al quale il sottoscritto in qualità di Assessore al Bilancio e Finanze, l’Ente ha intrapreso questo percorso virtuoso di risanamento dei conti comunali, non senza sacrifici e difficoltà. Un grazie all’attuale Assessore Adriano Piacentini, per l’impegno sempre profuso nel portare avanti, con gli uffici, un processo complesso che ha richiesto un lavoro enorme, condotto con grande energia e competenza. Un grazie speciale non solo agli Amministratori delle trascorse e dell’attuale consiliatura, ma anche ai Dirigenti, ai Funzionari ed a tutto il personale interessato che hanno creduto nella bontà del piano che oggi, finalmente, possiamo lasciarci alle spalle. Nel 2013, pionieri anche in questo, fummo tra i primi quattro capoluoghi d’Italia a sottoscrivere l’oneroso programma di rientro, scegliendo una strada ben diversa dalla dichiarazione di dissesto, per tutelare la nostra Città ed anche centinaia di imprese e fornitori – e, di conseguenza, le loro famiglie del nostro territorio – che dovevano essere pagati dall’amministrazione. A distanza di anni, abbiamo dimostrato che il nostro metodo culturale e politico era esatto: la stragrande maggioranza dei Comuni italiani ha poi seguito il nostro percorso che ha fatto “scuola” agli altri. Senza contare inoltre che, nonostante il peso e le limitazioni del piano di rientro – il quale non consente di accendere mutui né di fare assunzioni di personale – in questi anni siamo comunque riusciti a evitare ogni aumento tariffario per i servizi erogati, continuando a investire sulle opere pubbliche, sulla cultura, sull’urbanistica, sull’ambiente, sulla pubblica istruzione, sulla digitalizzazione e nei servizi sociali. Grazie anche all’esperienza maturata per dieci anni come Assessore alle Finanze, ed oggi da Sindaco, continuo a lavorare instancabilmente e quotidianamente, con il prezioso e fondamentale supporto di tutta l’Amministrazione, dei Consiglieri Comunali e del personale preposto, per centrare i finanziamenti regionali, nazionali, europei e del PNRR, risorse oggi insostituibili per potenziare i servizi ai cittadini e rendere la nostra Città più moderna e funzionale. Attualmente sono stanziati oltre 60 milioni di euro, non provenienti dal nostro bilancio ma da finanziamenti esterni cercati ed ottenuti, che saranno investiti su opere materiali di cui la Città ha iniziato a beneficiare e beneficerà in futuro”.
“La deliberazione della Corte dei Conti certifica che l’obiettivo finale che l’Amministrazione Ottaviani prima e quella Mastrangeli poi si sono poste, è raggiunto, con la chiusura legittima del Piano di riequilibrio secondo cronoprogramma – ha dichiarato l’assessore alle finanze Adriano Piacentini – I magistrati contabili, oltre a specificare che il controllo dovrà essere di nuovo svolto agli esiti della rendicontazione 2023, hanno riscontrato l’adeguatezza e la tempestività delle misure, sancendo la validità del percorso intrapreso dal Comune di Frosinone. Senza più l’onere del programma di risanamento in corso, dunque, la Città di Frosinone potrà potenziare i servizi ed investimenti per venire incontro alle esigenze dei cittadini di Frosinone, specie in un periodo, come quello che stiamo vivendo, che presenta tante criticità dal punto di vista economico e sociale”.