La deputata Ilaria Fontana è intervenuta in merito al sequestro del depuratore Cosilam di Villa Santa Lucia, che aveva portato al blocco della produzione presso la cartiera Reno de Medici.
Quanto accaduto, secondo la portavoce alla Camera, porta alla luce un brutto primato che nel Lazio appartiene alla provincia di Frosinone, nella quale vi sono la maggior parte degli impianti di depurazione industriale e urbani fuori uso, sequestrati o ancora da completare.
“La fotografia perfetta di una situazione purtroppo in atto da anni e sulla quale le autorità competenti in materia di autorizzazioni allo scarico e in materia di tutela delle acque devono assolutamente correre ai ripari al più presto, per evitare un nuovo caso come quello del depuratore di Anagni che con finanziamenti per il completamento da quasi vent’anni è ancora lì fermo in attesa del completamento della rete fognaria“, ha dichiarato Fontana.
La deputata ha evidenziato come finora sia stata sottovalutata la situazione emergenziale, e che servirà cambiare rotta per non gravare ulteriormente sulle tasche dello Stato e dei cittadini.
“In Regione è stato approvato il disegno di accorpamento dei consorzi industriali nei quali operano l’Asi e il Cosilam – conclude Fontana – così come è stato approvato il nuovo Piano di Tutela delle Acque ad inizio anno, ma siamo ben lontani da vederne ancora i frutti“.
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