E’ passato un anno da quel terribile pomeriggio, del 17 aprile 2019 ,quando Gabriel Feroleto, di 2 anni, veniva ucciso a pochi metri dalla sua abitazione perche’ piangeva. Sono trascorsi dodici mesi ma ancora non s’e’fatta chiarezza, in modo definitiva, sulla vicenda. Per la Procura della Repubblica di Cassino ad uccidere, soffocandolo, Gabriel, sarebbero stati i genitori, Nicol Feroleto di 49 anni e Donatella Di Bona di 28 anni. Entrambi in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Sempre secondo l’accusa Gabriel sarebbe stato ucciso da entrambi forse per aver impedito un rapporto intimo tra i due. Le indagini, da subito, si fanno serrate alla ricerca di elementi che possano dare una svolta Gli inquirenti cercano ovunque. Si perquisisce a fondo la casa, si controllano, in dettaglio, i cellulari dei due. Si confronta il terreno dove e’ avvenuto l’omicidio con le tracce isolate degli abiti e degli oggetti degli indagati. Poi c’e’ la parte processuale. Donatella Di Bona, con i suoi legali, ha scelto il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. Per lei l’udienza e’ fissata per il 12 maggio. Nicola Feroleto, invece, ha seguito la procedura ordinaria. Per lui l’udienza era fissata per il 20 di marzo ma a causa della chiusura dei tribunali, dovuta all’emergenza Coronavirus, e’ slittata, salvo ulteriori cambiamenti al 22 maggio.
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