Un appuntamento social ormai imperdibile, tutte le sere su Instagram.
Il protagonista è Bobo Vieri, che ospita nella sua diretta, ex calciatori, amici, allenatori e personaggi dello spettacolo.
Dopo Totti, Cassano, Inzaghi, Mancini e Maldini è stata la volta di Alessandro Nesta. Ad attenderlo oltre 50 mila tifosi collegati.
“Sono stressato – ha dichiarato sorridendo il tecnico giallazzurro – sono a Frosinone da solo, la mia famiglia è rimasta a Miami. Purtroppo in questa fase dobbiamo solo aspettare. Mi manca il campo ma soprattutto mi manca giocare. Quando ho smesso stavo impazzendo i primi mesi. Sono tornato in campo in India, pur di giocare ero disposto a tutto. Adesso in panchina riesco a sfogarmi ma fare il calciatore è tutta un’altra cosa. Da allenatore hai molte più rotture, devi pensare a tantissime cose ma è comunque una figata, te lo assicuro. A Frosinone sto benissimo, ho una squadra forte e un gruppo eccezionale. Speriamo di tornare in campo e di andare in Serie A. Il futuro? Mi piacerebbe tornare all’estero, i due anni a Miami sono stati stupendi. Ricordo i provini, si sono presentati anche sessantenni con la pancia. In America è tutto uno spettacolo. Adesso c’è Beckham che è il presidente di una squadra, in un anno e mezzo hanno fatto lo stadio e un centro di allenamenti”.
Bobo Vieri, nelle vesti di conduttore, apre il lungo album dei ricordi di Alessandro Nesta, fino al 2012 tra i difensori centrali più forti al mondo.
“Non sarei mai andato via dalla Lazio, era casa mia ma per come si è messa poi la mia carriera è andata alla grande. Al Milan ho vinto tutto – ha ricordato Nesta – in rossonero sono diventato un giocatore importante a livello internazionale. Con la Lazio, dopo la crisi societaria, facevo parte addirittura del consiglio di amministrazione. L’ultimo anno a Roma è stato una sofferenza. Sono stato veramente male. Andare via è stata quasi una liberazione. Il mondiale? Non lo sento mio al 100 per cento, purtroppo non ho giocato le partite più fighe, quelle contro Germania e Francia. Ci sono però anche tre partite della mia carriera che vorrei cancellare – ha concluso Nesta – In un derby ho fatto i danni e Montella fece quattro gol. Mi hanno levato il sonno per mesi anche due finali, quella degli europei contro la Francia nel 2000 e quella di Champions League a Istanbul con il Milan nel 2005”.