Il Sindaco Nicola Ottaviani chiede al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di rivedere la decisione, inserita nel decreto governativo del Consiglio dei Ministri, di rinviare ancora la ripresa delle celebrazioni delle sante messe. Il Sindaco di Frosinone sottolinea che i parroci, anche quelli della provincia di Frosinone, sono ben organizzati e potrebbero celebrare funzioni religiose, in orari differenziati, per diverse fasce di eta’, iniziando dal mattino fino al tardo pomeriggio, permettendo cosi’ il distanziamento di due metri, rispettando cosi’ tutte le misure sanitarie previste. Senza contare, ribadisce, Ottaviani che si va incontro alla stagione calda e cio’ consente ai sacerdoti di celebrare la funzione religiosa sui sagrati o sulle aree esterne dell Chiese o di altri luoghi di culto anche non cattolici . “ Dobbiamo, – ha detto il sindaco di Frosinone , evitare applicazioni paradossali delle nuove aperture e divieti illogici, a meno di non dover lasciar prevalere vecchi pregiudizi anacronistici verso il culto religioso, come traspare dalla pubblicazione del Manifesto, laddove è stato ostentato il titolo ‘Cei o ci fanno’”. Questi conati repressivi contro la Conferenza Episcopale Italiana – ha proseguito Ottaviani – sono la brutta copia, in salsa moderna, dell’avversione strisciante che, purtroppo, ancora oggi, viene coltivata da certi ambienti di una sinistra poco illuminata, che cerca di bollare, come poco intelligente, tutto ciò che non condivide. È, questo, – conclude il primo cittadino del capoluogo – un triste segnale che dimostra, ancora una volta, come i credenti nel nostro Paese, secondo una certa parte politica, sono tutt’al più tollerati, ma non certo condivisi. Forse è meglio continuare a essere credenti, distinguendosi dai creduloni di una politica anacronistica ed evidentemente sorda rispetto ai bisogni dell’uomo, che sono materiali, ma anche interiori e morali”.
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