Emergenza Profughi, oltre 350 gli ucraini assistiti dai servizi sanitari della Asl di Frosinone
Dallo scorso 3 marzo sono 354 i profughi provenienti dall’Ucraina presi in carico dal Servizio Multietnico della Asl di Frosinone. Sono prevalentemente donne-madri con figli segnati da ferite invisibili e negli occhi l’orrore della guerra.
Un flusso purtroppo incessante che il personale dei Servizi Sanitari Integrati del Dottor Mario Limodio, sta assistendo in stretta collaborazione con il Sisp, il Coordinamento Attività Vaccinali e la Direzione dei Distretti Sanitari, le Associazioni e i Comuni.
Il percorso di presa in carico inizia nelle due sedi dei Servizi Multietnici, in Viale Mazzini a Frosinone, nella sede del Distretto B e dei Poliambulatori e nella Casa della Salute di Pontecorvo e prevede: l’erogazione della Tessera Sanitaria che permette l’accesso all’assistenza in attesa del codice fiscale; il Tampone Anti Covid19 entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale;
la visita di Medicina Generale e offerta prescrizione esami di Screening presso il Servizio Multietnico di Frosinone; la Vaccinazione anti Covid 19 presso gli Hub Vaccinali o i Servizi Multienici; le Vaccinazioni pediatriche e adulti previste dal Piano Prevenzione Vaccinale; la Visita Ostetrica e Ginecologica laddove necessaria e Supporto psicologico.
La Asl di Frosinone vuole regalare così un primo segno di solidarietà per tutti i profughi, un servizio attento non solo dal punto di vista sanitario ma anche sotto il profilo umano e psicologico, uno strumento utile alla Salute Collettiva. Pochi giorni fa, la notizia della nascita al Santa Scolastica di Cassino, di un bambino messo alla luce da un giovane donna fuggita dalla guerra è stata accolta con grande gioia da tutto il personale impegnato nell’assistenza ai profughi.
