Svolta nell’omicidio, avvenuto a Frosinone, di Romina De Cesare; è stato arrestato Pietro Ialongo, il 38enne perito informatico che nella tarda serata di lunedì 2 maggio, in via del Plebiscito nel centro storico del capoluogo ciociaro, ha ucciso l’ex compagna con diverse pugnalate. I magistrati delle Procure di Latina e Frosinone, De Lazzaro e Trotta, contestano all’uomo il reato di omicidio volontario. Le indagini coordinate congiuntamente dalla Squadra Mobile della Questura di Frosinone e dai Carabinieri del Comando Provinciale di Latina, hanno consentito di ricostruire i momenti antecedenti l’omicidio. La giovane aveva allacciato una relazione da qualche mese con una guardia giurata di Alatri. Originaria come lui di Cerro al Volturno, in provincia di Isernia, figlia di emigranti (il papà vive in paese con il fratello della ragazza, mentre la madre risiede in Francia) era bellissima e soprattutto amava i profumi, i colori, gli accostamenti e per questo lavorava con grande passione e determinazione all’interno di una profumeria. Pietro Ialongo lavorava invece in maniera sporadica. Una storia d’amore che si è incrinata con il passare del tempo e forse proprio a causa dell’ossessiva gelosia del 38enne.
La stessa Romina, attraverso la sua pagina social, seppur non direttamente, parlava di un “amore malato” e l’appello lanciato in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza di Genere è suonato come un triste campanellino d’allarme.