Varati, in Consiglio dei Ministri, alcuni aggiustamenti al decreto aiuti approvato la settimana scorsa, che prevede lo stanziamento di 14 miliardi di euro per il sostentamento di imprese, famiglie e aziende alle prese con le difficoltà causate dalla pandemia da coronavirus e dal conflitto russo-ucraino ; arrivano nuovi sostegni e la semplificazione della questione crediti. Cambia la distribuzione dei bonus, per agevolare il più possibile tutti coloro che appartengono alle fasce più delicate e precarie del nostro Paese: i 200 euro aggiuntivi, inizialmente previsti per lavoratori, pensionati e disoccupati, si estende adesso anche alla classe dei percettori del reddito di cittadinanza, alle colf (collaboratrici familiari), ai lavoratori stagionali e a quelli autonomi.
Arriva anche un bonus di 60 euro per i trasporti pubbici: coloro che sono abbonati, ma anche lavoratori e studenti che non superino i 35mila euro di reddito, potranno infatti beneficiare di tale somma come rimborso spese per biglietti e abbonamenti, fino, però, allo scadere del mese di dicembre.
Estesa anche la questione crediti nei lavori e nei progetti riguardanti l’edilizia, purché tali crediti vengano riconosciuti a clienti professionali in possesso di un conto presso la banca di riferimento, che potrà cederli più facilmente del 110%.
Istituito, infine, anche un fondo da 20 milioni di euro presso il ministero delle Politiche agricole, da erogare in favore delle piccole e medie imprese che hanno subito un calo consistente del loro fatturato a causa della crisi economica o della carenza di risorse primarie.
Sono principalmente 6, per concludere, i temi di cui si è discusso in consiglio: il primo riguarda un fondo di 200 milioni di euro per le imprese, il secondo riguarda un fondo di 20 milioni per quelle agricole; poi le questioni mezzi pubblici e crediti per l’edilizia. Infine, 2 misure che riguardano invece il caro-materiali (fondo di 10 miliardi per salvaguardare i cantieri) e la situazione bollette (sconto sociale del 25% sul loro pagamento per famiglie che possiedono un Isee fino a 12.000 euro, o 20.000 per quelle numerose con 4 o più figli).