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astronomiaAttualitàingegneria spaziale

Nasa: Dart, la sonda dell’Armageddon

Ricordate il film Armageddon- Giudizio finale con Bruce Willis che, in una pionieristica missione su un asteroide in rotta di collisione con la Terra, si immola per farlo esplodere e salvare l’umanità dall’estinzione? Ebbene la fantascienza cinematografica è divenuta realtà. Intendiamoci: nessun asteroide sta viaggiando contro il nostro pianeta, ma gli scienziati si preparano ad un’eventualità del genere.

Il 26 settembre alle ore 14:14 circa, la sonda DART impatterà contro l’asteroide Dimorphos che fa parte di un sistema binario chiamato Didymos, dal greco, che significa fratello gemello. Il sistema infatti è composto dall’asteroide principale “Didymos”, di circa 780 metri di diametro e dal più piccolo “Dimorphos” di circa 160 metri che orbita attorno ad esso.

Dopo circa 10 mesi di viaggio nello spazio, la sonda DART si appresta a raggiungere il suo obiettivo. La missione, la prima con lo scopo di studiare un sistema di difesa planetario contro potenziali asteroidi in rotta di collisione con la Terra, entra nella sua fase conclusiva: il tentativo di modificare l’orbita dell’asteroide.

Nelle scorse settimane, grazie al contributo di telescopi da Terra, gli ingegneri di volo hanno confermato le traiettorie della sonda e degli asteroidi, senza la necessità di correzioni, dando il via ufficiale all’ultima parte della missione. Per riuscire nell’intento, la sonda DART verrà fatta deliberatamente collidere con un asteroide bersaglio, che non rappresenta una minaccia per la Terra, al fine di modificarne la velocità e il percorso. Questo consentirà di raccogliere dati per vere e proprie missioni che dovessero rivelarsi necessarie per deviare possibili oggetti in rotta di collisione con la Terra.

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