I provvedimenti sono seguiti alle verifiche fiscali nei confronti di società di Frosinone e Viterbo operanti nel commercio all’ingrosso di caffè. Una serie di società fittizie, senza dipendenti o sedi, ma comunque residenti all’estero, evitava di pagare l’iva in Italia. I reati vanno dall’omesso versamento di imposte, all’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Due le persone, entrambe italiane, che erano al vertice dell’organizzazione e che gestivano due società, una a Malta e l’altra in Slovenia. Sequestrati conti correnti e due beni immobili ubicati a Roma.
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