Operazione, alle prime ore della mattina, di mercoledi 9 novembre, da parte degli uomini della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma con l’aiuto dei colleghi delle Questure e dei Comandi Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, svoltasi tra Roma , le altre province del Lazio e quelle di Cosenza e Agrigento. Ventisei gli arresti, 24 in carcere e 2 ai domiciliari. Sono accustai di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso costituente una ‘locale’ di ‘Ndrangheta appunto e radicata a Roma, finalizzata ad acquisire la gestione o il controllo di attività economiche in diversi settori facendo ricorso poi a intestazioni fittizie per schermare la reale titolarità delle attività. In partica avevano messo le mani su pasticcerie e panifici ma anche su attività che commerciavano il pesce o ritiravano pelli o olii esausti. In questo modo erano entrati su Roma mettendo le mani sulla Capitale. Sistematicamente facevano ricorso ad intestazioni fittizie per nascondere, nella realtà, la titolarità delle attività. Questa operazione fa seguito a quella del maggio scorso, denominata “Propaggine”, che diede un duro colpo ai gruppi degli Alvaro e dei Carzo, con 43 arresti.
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