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Alessia Piperno è libera!

Dopo un intenso lavoro diplomatico oggi Alessia Piperno è stata rilasciata. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a che Alessia riabbracci i familiari, ha informato i suoi genitori nel corso di una telefonata, pochi minuti fa. Ha anche ribadito quanto successo nel corso della conferenza stampa a margine dell’incontro col segretario della NATO Jens Stoltenberg: “Come avrete saputo Alessia Piperno sta tornano a casa. Volevo ringraziare i nostri servizi di Intelligence, il sottosegretario Mantovano, e il ministero degli Esteri per il lavoro straordinario, silenzioso per riportare a casa questa ragazza”.

Pare che a sbloccare la trattativa, che andava avanti sin dalle prime ore dopo l’arresto, sia stata una telefonata tra il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani e il suo omologo di Teheran, Hossein Amirabdollahian, stando a quanto riporta Il Corriere della Sera.

Era stato il papà di Alessia, Alberto, a lanciare un appello dopo che aveva saputo che la figlia era stata arrestata in Iran. “Erano 4 giorni che non avevamo sue notizie, dal giorno del suo 30 compleanno, il 28 settembre. Anche il suo ultimo accesso al cellulare riporta quella data. Era stata arrestata dalla polizia insieme a dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno. Sono state solo poche parole ma disperate. Chiedeva aiuto”, ha scritto Alberto, titolare di una libreria, su Facebook.

La 30enne si trovava in Iran da due mesi quando è stata arrestata. Erano i giorni in cui sono scoppiate le proteste per la morte nelle mani della cosiddetta polizia morale della 22enne Mahsa Amini. Alessia stava aspettando di poter rientrare in Pakistan. Dopo essersi diplomata, è infatti sempre stata in giro, amante dei viaggi e curiosa di conoscere costumi e usi di popolazioni lontane. Prima di andare in Medioriente aveva vissuto anche in Australia, in Islanda, a Panama e in Nicaragua. Riusciva anche a lavorare, utilizzando una piattaforma americana da freelance che le permetteva di organizzare viaggi o operare come segretaria a distanza.

 

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