Il calcio bailado di Eusebio Di Francesco sorprende spettatori e appassionati, diverte il pubblico e aggiorna record e statistiche della storia del Frosinone. Il gol realizzato da Reinier contro il Verona è stato il primo in assoluto in Serie A di un calciatore brasiliano con la maglia giallazzurra. Dall’ex Real Madrid a Rogero de Onofre, attaccante verdeoro a segno esattamente undici anni fa nella vecchia Lega Pro. Si giocava al Matusa, l’avversario era la Fidelis Andria. Altri tempi e tutta un’altra storia rispetto al Frosinone di oggi. In epoca recente sono state comunque diverse le tracce di classe brasiliana passate in Ciociaria. Nel settembre del 2010 Caetano Calil, trequartista di gran talento cresciuto nel San Paolo all’ombra di Kakà, regalò una pennellata d’autore al Via del Mare di Lecce. A fine stagione furono cinque i centri nel Frosinone targato Francesco Moriero. Un altro brasiliano, l’attaccante Victor non ha lasciato traccia, così come Jefferson, giovanissimo delantero, sbarcato in Ciociaria dal settore giovanile della Fiorentina. Con la dieci sulle spalle ha invece regalato gol, magie e numeri di alta scuola Citadin Martins Eder. Diciotto mesi in giallazzurro, venti le reti a referto, tutte in Serie B. A Frosinone il brasiliano, poi naturalizzato italiano e protagonista anche in nazionale azzurra, è cresciuto e si è consacrato, prima di affermarsi nel grande calcio. Da Reinier a Eder e poi per i veri nostalgici, ecco William Bartolomeu Dos Santos, Willy per tutti, stella di un Frosinone protagonista nel duemila di un emozionante testa a testa, nel campionato di Serie D, con il Martinafranca. Già allora, in Ciociaria, si ballava a ritmo di dribbling e samba.
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