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CronacaPrimo piano

Trivigliano: la benedizione di Papa Francesco al presepe vivente

Il Presepe Vivente di Trivigliano ha rappresentato il borgo nella prestigiosa manifestazione “Città dei Presepi Viventi”, che si è tenuta sabato 14 dicembre presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma. L’evento ha riunito associazioni, parrocchie e realtà italiane che, durante il periodo natalizio, portano avanti l’antica tradizione del presepe vivente. Quest’anno, la parrocchia di Santa Maria Assunta di Trivigliano, guidata da don Rosario Vitagliano, ha accolto l’invito a partecipare, portando a Roma una straordinaria rappresentazione del mercato e dei mestieri del presepe. Con oltre 50 figuranti e numerosi animali – tra cui un asino, un pony, pecore, agnelli e la simpatica mascotte Peppe, un grande paperone – i volontari hanno ricreato una scena suggestiva sul sagrato della Basilica, mostrando ai pellegrini e ai visitatori il cuore di una tradizione che a Trivigliano dura da 25 anni. Il momento più emozionante è stato l’incontro con Papa Francesco, che ha ricevuto i figuranti e i partecipanti all’evento in un’udienza speciale all’interno della Basilica. “Un’esperienza che ci ha toccato nel profondo – raccontano i volontari – il Santo Padre ci ha ricordato il vero significato del Natale: gioia, cura, tenerezza e perdono”.
Dopo l’entusiasmo per l’esperienza romana, i volontari sono già al lavoro per la realizzazione delle tradizionali rappresentazioni del Presepe Vivente di Trivigliano, che si terranno il 26 dicembre e il 1° gennaio, pronte ad accogliere visitatori da tutta la provincia e oltre.
Il Sindaco di Trivigliano, Alberto Latini, ha espresso il suo orgoglio per l’iniziativa: “La partecipazione del nostro presepe vivente a un evento così importante è motivo di grande soddisfazione per tutta la comunità. Ringrazio don Rosario e tutti i volontari che, con impegno e passione, hanno portato la tradizione e l’identità del nostro paese nel cuore di Roma. È stato un momento che resterà nella memoria di tutti noi e un’occasione preziosa per far conoscere il nostro presepe, simbolo di unità e condivisione”.

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