Si è tenuta nel pomeriggio di oggi, presso la Camera di Commercio di Frosinone, la conferenza stampa sulla firma del protocollo d’intesa tra CCIAA e Regione Lazio per il riconoscimento della ciclovia del basso Lazio quale 11esima ciclovia all’interno del sistema nazionale voluto dal Governo per promuovere la mobilità e il turismo sostenibile.
Presenti il Presidente della Camera di Commercio, Marcello Pigliacelli, il Presidente del Consiglio Regionale, Mauro Buschini, il Rettore dell’Università di Cassino, Giovanni Betta, il Presidente della sezione Turismo di Unindustria Frosinone, Stefano Fiori, il Direttore dell’area Internazionalizzazione dell’ASPIIN, Maria Paniccia, e Matteo Capuani, architetto e progettista dello studio di fattibilità della ciclovia del Basso Lazio.
Questa mattina a Roma, presso l’assessorato regionale alla Mobilità, la sigla dell’intesa, tra Pigliacelli, Buschini e l’assessore Mauro Alessandri, allo scopo di far approdare il progetto della ciclovia del basso Lazio alla Conferenza Stato-Regioni, perché possa entrare nel novero delle ciclovie nazionali e diventare l’11esima finanziata dal Governo.
La ciclovia rappresenta un modello di turismo e mobilità sostenibili, ma anche un motore di sviluppo, innovazione e valorizzazione del territorio attraverso il cicloturismo. Il progetto, già presentato nel marzo scorso, durante il Bike Summit 2019 presso la sede di Unioncamere, è promosso dalla CCIAA e comprende oltre 200 km nella sola provincia di Frosinone, nei percorsi delle direttrici europee Eurovelo 5 (via Francigena) e 7 (Ciclovia del Sole), che fanno da cerniera tra il Nord e il Sud Italia e tra i versanti tirrenico e adriatico della Penisola.
“È una grande opportunità di sviluppo e occupazione – ha detto il Presidente del Consiglio Regionale, Mauro Buschini – sulla quale Governo e Regione stanno investendo moltissimo. Quello della ciclovia può essere considerato un progetto-quadro nel quale riversare idee, investimenti e infrastrutture per la crescita del territorio”.
La BasLa prevede anche il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale: “Sono felice che anche l’Università faccia parte di questo tavolo di lavoro – ha affermato il Rettore, Giovanni Betta – perché è auspicabile e necessario che anche la cultura sia tra i motivi conduttori del progetto. La Ciociaria, da questo punto di vista, ha molto da raccontare”.
“Il cicloturismo è un settore in crescita costante – ha sottolineato poi il Presidente della sezione Turismo di Unindustria Frosinone, Stefano Fiori – che, insieme ai Cammini di Fede, fa parte di quello slow tourism che tanto appeal esercita sulle nuove tipologie di turisti. Le indagini di settore dicono che un cicloturista spende, in media, quattro volte di più rispetto a un turista qualsiasi. Per questo rendere il viaggio in bicicletta un’esperienza green, emozionante ed efficiente significa portare sul territorio occupazione e valore”.
Obiettivo primario per il Presidente della CCIAA di Frosinone, sin dalla promozione dei Cammini di Fede, iniziata nel 2015, è stato rendere la Ciociaria una meta turistica che possa sfruttare a proprio vantaggio la vicinanza con Roma, quinta città più visitata al mondo: “Dobbiamo lanciare la sfida ‘Lazio Regione di Roma’, basandoci sul modello ‘Parigi-Ile De France’, ovvero quello secondo cui le località attorno alla capitale francese godono di un turismo di riflesso”, ha detto Pigliacelli.
E ancora: “Abbiamo le risorse necessarie per attrarre turisti e convincerli a tornare. Il progetto di fattibilità presentato alla Regione prevede che la ciclovia ciociara possa passare attraverso i centri storici, rendendo il percorso unico e appetibile. Con un impegno di circa 40 milioni di euro per 200 km di tracciato, la nostra proposta comporta la costituzione di un Consorzio, con la Camera di Commercio ente capofila e responsabile di tutte le spese organizzative. I Comuni interessati al passaggio della ciclovia, invece, potranno indire bandi di gara sui lavori da svolgere nei tratti di pertinenza”.